mercoledì 6 settembre 2017

"Democrazia diretta e socialismo". Brevi riflessioni di Luca Bagatin

Ambisco ad una società nella quale si lavori per piacere, nella quale ciascuno possa scegliere il proprio lavoro, nella quale ciascuno abbia l'indispensabile di che vivere e poter gestire il proprio tempo per la cura dei propri cari e degli amici.
Una società autogestita ed ove il potere non esiste, perché tutti vivono in armonia fra loro.

Utopia ?
Certo, se si ragiona ancora con il vegongoso paradigma egoistico capitalista lo è .

Al liberale stato di diritto anteporrei il mazziniano stato di dovere.
Dovere verso la comunità innanzitutto.


Preferisco un liberale che diviene comunista piuttosto che, come spesso è accaduto, un comunista che diviene liberale.



Se in Libia tornasse il socialismo forse finirebbe anche lo scafismo.


Ogni popolo ha diritto allo sviluppo e al benessere nel proprio paese di origine.
Il cosmopolitismo è sfruttamento. Viva il panafricanismo e il terzomondismo laico e socialista!

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