venerdì 9 gennaio 2015

Civico20news est Charlie: un articolo di Allegra Romana Monti tratto da www.bdtorino.eu che ci aiuta a riflettere e a comprendere. Senza la solita retorica mediatica.


Civico20news est Charlie (tratto da: http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=14666


Civico2onews ha partecipato e sostenuto la manifestazione spontanea e apolitica tenutasi giovedì 8 gennaio a Torino, in difesa della libertà alla risata e all'espressione. Invitiamo tutti a riflettere su quanto è accaduto, per non dare questo episodio in pasto agli sciacalli: questo il miglior modo per onorare le vittime


Alle 17:35 piazza Castello era ancora vuota. In pochi minuti però, le persone hanno iniziato ad affluire numerose, sotto la statua dell'alfiere dell'esercito sardo.
Giovani e meno giovani, tutti per salutare i dodici artisti di Charlie Hebdo che hanno perso la vita nell'11 settembre parigino, tutti presenti per dire “no” alla violenza e schierarsi dalla parte della libertà di espressione, un principio nato nel secolo dei lumi e ormai fondamento della nostra cultura.
A prendere parte all'iniziativa, anche volti noti come Chiamparino, Fassino e Younis Tawfik, noto scrittore iracheno.
Come cittadina e come giornalista voce di Civico20news, ho sentito l'esigenza di essere presente, per difendere la nostra cultura, condannando però chiunque schiacci quella altrui: dai fondamentalisti, alle grandi potenze occidentali che con la loro politica di guerra hanno acuito odi e differenze e questi sono i risultati.
Una lecita mobilitazione per il diritto alla risata, anche la più scorretta, ma non limitiamoci a questo proposito, riflettiamo su quanto accaduto, perché l'indignazione poi si allenta e passa, la comprensione resta.
Puniamo i responsabili, ma non solo coloro che materialmente hanno colpito la sede del giornale satirico, ma anche chi questi episodi li ha scatenati e li scatena, li ha sfruttati e li sfrutta per giustificare le proprie azioni: la famelica USA e la supina e asservita UE.
Bisognerà ragionare non solo sui mandanti e sui loro fini, ma pure su chi in qualche modo beneficerà di questa tragedia, perché c'è sempre qualcuno che lo fa e che prova a fiorire sulle ceneri altrui. La risposta a questo episodio non può essere quella delle bestie rabbiose e neppure quella della paura, come si è letto nella manifestazione madre parigina, a place de la Rèpublique: “La punizione sarà più generosità, più tolleranza, più democrazia”.
Gli interrogativi del caso restano ancora molti. Ad esempio come gli attentatori abbiamo potuto fuggire in auto in pieno giorno nel traffico fluente parigino, come si possa pensare di commettere un attentato e portarsi dietro (per poi dimenticarla in auto) la carta di identità e sbagliare pure numero civico; solleva dubbi anche la naturale tranquillità durante la fuga degli attentatori che, invece di fuggire celermente, si sono avvicinati all'auto camminando. Qualcosa non torna ed è chiaro, ma ancor più cristallino è che a pagare il prezzo di questa guerra non è chi l'ha scatenata e la porta avanti, ma siamo noi. 


Allegra Romana Monti

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